Stay Ciociaria | Chiesa di San Leucio - Veroli
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Chiesa di San Leucio - Veroli



Chiesa di San Leucio - Veroli

Gli affreschi medioevali ovvero il culto di Santa Barbara e dei Santi Cosma e Damiano
Marcello Stirpe // rione e la chiesa parrocchiale di S. Leucio..., cit.

Gli affreschi del sec. XIV che, a S. Leucio, compaiono sul lato destro dell'ingresso, sono stati portati alla luce dal parroco Don Valentino Tarquini, incuriosito dall'abitudine di alcuni vecchi soliti pregare rivolti verso la parete di fondo, completamente imbiancata. Un dipinto, quasi del tutto rovinato, è ormai irriconoscibile; gli altri, meglio conservati, sono facilmente identificabili.
Il primo dipinto raffigura Santa Barbara, martire di origine orientale, particolarmente invocata contro la morte improvvisa. E' riconoscibile per la peculiarità dei suoi attributi iconografici: la palma (simbolo del martirio), la corona (perché figlia di imperatore), il vaso per l'olio sacro (quale propiziazione di una morte confortata dai sacramenti). A Veroli questa santa fu particolarmente venerata in epoca medioevale. Altri dipinti a lei ispirati si trovano nella chiesa di Santa Salome, patrona della città. L'immagine più antica è quella che compare tra gli altri santi che decorano il catino absidale della cripta degli Innocenti; un'altra, del sec. XVII, è nella sacrestia della stessa chiesa. A Santa Barbara inoltre era dedicata una chiesa tra le più importanti e più antiche della città nel rione di Pietra Lata (l'esatta ubicazione si rileva da un documento dell'archivio parrocchiale di S. Paolo). Durante la presente ricerca è stato casualmente rinvenuto un canto popolare del Due-Trecento, ispirato alla sua leggenda agiografica, la cui importanza è stata da tempo segnalata dagli studiosi di storia delle tradizioni popolari (Toschi, Santoli, ecc).
Le altre due immagini raffigurate nell'affresco di S. Leucio rappresentano rispettivamente i Santi Cosma (vecchio e barbuto) e Damiano d'aspetto più giovanile), martiri molto venerati nell'antichità perché considerati guaritori anargiri (prestavano cure mediche senza compenso). I due santi, avvolti in classici paludamenti, recano in mano un rotolo con iscrizione e richiamano alla mente quelli raffigurati nella chiesa di Santa Maria Antiqua in Roma. Pur essendo privi di attributi specifici, la loro identità è certa e trova conferma in una secolare tradizione orale mantenutasi fino ai nostri giorni. Pregevoli dipinti raffiguranti i Santi Cosma e Damiano sono visibili anch'essi nella chiesa di Santa Salome. Il 27 settembre si celebrava la loro festa nella chiesa di Santa Croce, dove esisteva una cappella a loro dedicata, con un quadro di antica fattura.

Chiesa di San Leucio - Veroli
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