Stay Ciociaria | Biblioteca Giovardiana - Veroli
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Biblioteca Giovardiana - Veroli



Biblioteca Giovardiana - Veroli


La Biblioteca Giovardiana si trova nel rione Castello; fu fondata nel 1773 da Monsignor Vittorio Giovardi nato nel 1699 a Veroli. Compiuti  i primi studi nella città natìa, si trasferì a Roma presso il prozio Silvio de' Cavalieri prelato segretario della congregazione di Propaganda Fide. Lì frequentò gli studi di Teologia e Diritto nell'Archiginnasio della Sapienza; il 16 ottobre 1721 si laureò a pieni voti in Utroque jure presso l'Università di Macerata. Fu protonotario apostolico nel 1731, votante di Segnatura nel 1742 e Decanus Utriusque Signaturae. Fu membro dell'Accademia letteraria dell'Arcadia; appassionato del libro antico e di storia collezionò libri, manoscritti, incunaboli, stampe e disegni. Decise di donare a Veroli  la sua collezione; avviò quindi dall'autunno del 1766 trattative con le autorità ecclesiastiche; nel 1768 le trattative si interruppero; il 17 ottobre 1771 il vescovo  mons. Jacobini stabilì che alcuni ambienti del palazzo seminarile fossero trasformati per accogliere il dono "cospicuo e prezioso" del mons. Giovardi. Furono ricavate nell'ala settentrionale del piano superiore un'aula più grande adibita a sala di lettura ed una più piccola adibita a  sala manoscritti affiancate da due "stanziolini da studiare". I lavori di trasformazione delle strutture murarie si conclusero nel luglio 1772; l'istituzione della biblioteca ebbe luogo il 20 gennaio 1773 con solenne strumento rogato da tre notai. Nell'atto costitutivo si elencavano i compiti del bibliotecario, orari di apertura e funzionamento della biblioteca. Il Giovardi seguendo il gusto dell'epoca integrò la biblioteca con un corredo iconografico di ritratti ad olio dei personaggi più illustri della storia di Veroli e dintorni. Avviò pure una piccola collezione antiquaria; morì il 27 aprile 1786. La biblioteca è rimasta intatta nel suo aspetto settecentesco con la  sala di lettura e la sala  manoscritti che conservano gli arredi originali (banchi di lettura, cattedre dei bibliotecari, scaffalature). Il consistente fondo librario donato da mons. Vittorio Giovardi rispecchia quelli che furono gli  interessi del prelato e  che spaziavano dalla storia, alla storia locale, alla letteratura, alle scienze giuridiche ed all'agiografia. Giovardi conferì libri stampati e manoscritti, codici medievali e rinascimentali; tra i più antichi ricordiamo gli Acta passionis et translationis sanctorum martyrum Mercurii ac XII fratrum, codice membranaceo del sec. XII di cui curò l'edizione nel 1730. Per tutto il corso della sua vita aveva curato la redazione della  Historia Verularum che, pur rimasta sotto forma di manoscritto, è tuttora una fonte pressoché inesauribile di notizie per chiunque voglia approfondire temi di storia locale. Uno dei due "stanziolini" è stato adibito a raccolta antiquaria e conserva anche reperti archeologici; di questi parte furono conferiti dal seminario( ex voto, attribuibili  ad un periodo compreso tra il III ed il II sec. a.C.,rinvenuti nel XVII secolo durante i lavori per la realizzazione del seminario stesso) parte sono frutto di ritrovamenti fatti a Veroli nel corso degli anni successivi alla fondazione della biblioteca(corredo funerario da sepolture tardo antiche scoperte  presso la casa Reali  nel 1922). 

Biblioteca Giovardiana - Veroli
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