Agriturismo Casa Lawrence
Casa Lawrence oggi è luogo di visita e Agriturismo, è possibile gustare la cucina tipica comina, assaporare le prelibatezze che l’Azienda propone, e praticare attività ricreative. La Caciosteria di Casa Lawrence è il luogo dove stagionano e affinano i formaggi (all'interno di una cantina aerata naturalmente) dell'azienda agricola Pacitti. La struttura del 1930, abitazione dei nonni materni, è stata rimodernata nel 2013. Tra i formaggi, tutti a latte crudo, che proponiamo ci sono il Pecorino di Picinisco DOP, il Conciato di San Vittore, il Caso-peruto, il Blu Valcomino, la Marzolina (presidio Slow Food) e tanti altri di pecora, capra e mucca. Sono presenti diversi ambienti in cui degustare oltre ai formaggi da noi prodotti, tipicità territoriali tra cui salumi e vini come il Cabernet di Atina e il Maturano di Picinisco. Tra le novità del menu proponiamo la patata farcita con il Pecorino di Picinisco. La Caciosteria ospita anche eventi e attività del Festival delle Storie, Atina Jazz e Pastorizia in Festival. Il locale è aperto la domenica dalle ore 18 in poi e nei restanti giorni basta chiamare per aprire le porte della Caciosteria. I posti a sedere sono circa 30. Tutti i prodotti del nostro menu sono acquistabili. IL CASALE Struttura di inizio ’900 dal tipico stile inglese situata nel comune di Picinisco, all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo nel versante laziale. Chiamata così in onore del celebre scrittore David Herbert Lawrence, ospite del piciniscano Orazio Cervi. Lo scrittore vi trovò l’ispirazione per completare il famoso romanzo “The Lost Girl”, “La Ragazza Perduta”, dando come sfondo alle vicende che racconta l’ambiente la natura e gli uomini di questa terra. La villa vittoriana di Orazio è oggi conosciuta come “Casa Lawrence”. Le minuziose descrizioni degli ambienti, delle stanze, degli arredi riportate ne “La ragazza perduta” hanno consentito una fedele restaurazione della struttura di casa “Lawrence “, ad opera della famiglia Pacitti, nel rispetto e nella tutela dello scenario che si presentò allo scrittore inglese e a sua moglie Frieda in una fredda notte di Dicembre del primo Novecento. Lo scenario suggestivo della montagna, sconfinata ed incerta, le vette immacolate, il verde assolato degli alpeggi di Picinisco, incantarono il romanziere inglese che ritrovò “tra le magnifiche stelle così lucenti”, l’ispirazione per terminare il romanzo “La ragazza perduta”. La residenza di Orazio, tra le righe dell’opera menzionato come Pancrazio, diventerà un ambiente del romanzo citato, il paesaggio di Picinisco sarà, nei capitoli XIV e XV, lo sfondo della storia d’amore dei protagonisti Alvina e Ciccio. Il 16 Dicembre del 1919, Lawrence scrive: “…si attraversa il letto di un fiume sassoso, poi su di una tavola, un fiume ghiacciato quindi ci si arrampica per impraticabili sentieri… La casa è composta al pian terreno da una cucina più simile ad una spelonca, le altre stanze sono un locale per il vino, uno per l’immagazzinamento e uno per il grano, al piano di sopra ci sono tre stanze da letto e un semigranaio per pannocchie di granturco, letti e un pavimento nudo… Dobbiamo cucinare su di un fuoco e mangiare i nostri cibi sulle ginocchia seduti su di una panca d’avanti al fuoco di una cupa cucina… Io credo che ti piacerebbe qui, ma come farai per i bambini? E’ impossibile! Non c’e’ nemmeno la parvenza di un bagno…”.