Stay Ciociaria | Civitavecchia di Arpino
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Civitavecchia di Arpino



Civitavecchia di Arpino

L'Acropoli di Arpino è un sito archeologico prossimo al centro abitato di Arpino, uno dei più importanti per la conoscenza dell'architettura megalitica del Lazio meridionale, non solo per la grande estensione delle mura ma anche per la loro vetustà, maggiore di quella di altri siti (collocabile secondo alcuni in piena età del ferro, VIII/VII secolo a.C.), e classificabili secondo la scala ideata da Giuseppe Lugli nella seconda maniera. La civitas vetus della città, tipico esempio di fortificazione volsca, rappresenta una delle cinte murarie meglio conservate costruite in opera poligonale in epoca preromana. Essa fu, probabilmente, il nucleo originario del primitivo insediamento volsco (popolo del VII-VI sec. a.C.). Di particolare significatività è la presenza di un "arco a sesto acuto" unico sopravvissuto nel suo genere in tutta l'area mediterranea.

La Torre è un edificio di forma quadrangolare che misura 16 metri per lato, protetto da un muro a scarpa sulla parte sud-orientale. 
La facciata decorata da feritoie e aperture più larghe conduce al piano mediano, dove si trova quella che sembra essere l’architrave di un camino, e al piano superiore, in cui vi è un attacco angolare a volta. 
Si ritiene che la costruzione della torre e il rinnovamento del castrum sia avvenuta durante i primi anni dell’epoca angioina (1250-60), in seguito alla distruzione della città sul colle inferiore della contrada Falconara.
Al piano nobile è stata allestita una sezione didattica che illustra la storia del monumento e del territorio, le sue mura ciclopiche, le vicende cittadine e le figure più rappresentative della storia e dell’arte. 

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