In montagna, in collina, ma più in generale nelle camminate immerse nella natura, succede sempre una sorta di miracolo: le persone imparano ad essere gentili le une con le altre; imparano a conoscersi anche, spinte da quel senso di inadeguatezza che ci pervade quando guardiamo il mondo da lassù e che ci fa improvvisamente sentire piccoli e distanti dal grigiore delle nostre città.
Lassù la velocità è quella della natura. Non puoi spingere il pulsante “avanti” del telecomando, sperando di cambiare stagione o accelerare l’arrivo del tramonto. Lassù devi aspettare. Osservare. Scoprire. Riscoprire. Rallentare. Voltarti indietro. Dare una mano al compagno. Condividere (storie o barrette di cioccolata, poco importa). Svuotare l’anima dai pensieri negativi. Meravigliarti. Fermarti. Ecco si, rimanere immobile per non disturbare e scorgere da lontano l’alba che si staglia all’orizzonte o il tramonto che si perde tra le nuvole. E certo, l’Appennino è ricco di luoghi dove camminare, montagne dove ritrovare se stessi e laghi dove specchiare la propria anima, ma in pochi luoghi è possibile immergersi nel Parco Naturale d’Abruzzo Lazio e Molise, osservare il mare da una vetta, incontrare un camoscio e assaggiare un prodotto D.O.P contemporaneamente.
Se invece non ami le emozioni ad alta quota, ma la natura è il tuo elemento, puoi addentrarti laggiù, nella Riserva Naturale lago di Posta Fibreno, dove il lago con i suoi 30 ettari di superficie, e i percorsi ben organizzati e segnalati, permette incredibili sessione di birdwatching in autonomia o piacevoli momenti in compagnia delle guide, che sapranno raccontarvi storie e segreti di un luogo unico nel suo genere.
Perché la Ciociaria ha questo di magico. Offre teatri meravigliosi per i quali è impossibile trovare un’etichetta. Chè in fondo lo pensiamo tutti: le etichette ci hanno stancato.
Contributi fotografici: ©Iam Edizioni - ©8Production - ©Mario Vani - @Annie Spratt - ©Alessio Soggetti